MLTC

Quando penso a Lucia penso ad una voce che invita a fermarsi.

Non era il silenzio che chiedeva assenza, ma un silenzio vivo, quello che ascolta il corpo parlare.

Il suo metodo nasceva dalla convinzione che ogni inestetismo fosse una frase non detta, ogni dolore una memoria che cerca luce.

Questo approccio trasformava la cabina in un luogo più intimo: non più un servizio, ma un’incontro.

Essere allievi di quel metodo significa imparare a leggere le pieghe dell’anima sul corpo. E’ tenere le mani attente, pronte a captare ciò che la parola non dice. E’ creare uno spazio dove la persona si sente libera di raccontarsi, accogliendo il gesto tecnico come una cura che ha radici profonde.

Nel Centro Benessere Vera cerco di custodire questo spazio: accolgo storie, non solo clienti. Ogni seduta è un piccolo spazio di fiducia: un ascolto che ricuce, una manualità che libera, una presenza che accompagna.

Quando una persona esce dalla mia stanza più leggera nel passo e nel respiro, so che abbiamo fatto più che un trattamento: abbiamo intessuto una relazione che tenta di riportare ordine dentro il caos.

Questa è l’eredità più bella del Metodo Lucia Torri Cianci: insegnarci che la bellezza autentica nasce dal se: IO SONO CHI VOGLIO ESSERE.